Voi massa indifferenziata, mai popolo,
Che se lo foste mai stato
di tutti avreste fatto strame.
Voi testaccini, senza rispetto per chi vi ospita,
gente che ignora
e che si richiama al Colosseo,
al panem et circenses, ai gladiatori,
come farebbe ogn’essere di storia digiuno.
Più che la gloria di Roma sognate il suo esatto contrario,
innalzate a mo’ di bandiera,
da nemici di Roma,
le ragioni della sua decadenza.
Voi “eroi” che di padri di famiglia uccisi
avete fatto vanto criminale,
incapaci pure di rispettare una madre
a cui avete assassinato il figlio.
Voi eroi di mille battaglie vinte
prima di scendere in campo
con bandiere, medaglioni in bronzo fusi,
sciarpette “Io c’ero”, al seguito della nuova coppa vinta
negli effimeri meandri di una fantasia malata,
poi puntualmente derisa negli incubi
di una triste e implacabile realtà.
Voi tutto quello che noi mai vorremmo essere
e ci scusiamo se a volte vi abbiamo scimmiottato.
Se a volte taluni, deboli di carattere,
hanno accettato le oscene lusinghe
a noi proposte da vostri compari corruttori.
Noi perseguiti sempre, anche innocenti,
voi mai, voi impuniti mai puniti, sempre,
ma è la storia che vi condanna.
Se non foste plebe, liberti, mezzi schiavi,
massa ridicola di rugantini caciaroni,
di tutti avreste fatto scempio,
mentre in molti l’hanno fatto spesso di voi,
a principiar dai ribelli e dagli uguali
che per la gloria vera di Roma
la più grande e vincente polisportiva europea
fondarono in pochi… all’alba del ‘900, contro tutto e tutti.
Voi il nulla fatto Romea
NOI POCHI… NOI FELICI POCHI… NOI MANIPOLO DI FRATELLI…
NOI LAZIO
FORZA LAZIO SEMPRE
DECIMO
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