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09 gennaio 2022

9 GENNAIO 1900 9 GENNAIO 2022. BUON 122° COMPLEANNO, CARA AQUILA,​ UNICA SOCIETA' INTERNAZIONALE DI ROMA

 Unica con vocazione europea, internazionale sin dalla fondazione. La più grande e premiata polisportiva europea con ori olimpici, mondiali, europei (anche nel calcio). Nata richiamandosi allo sport olimpico, lo sport​ che affratellava i popoli e faceva cessare le guerre durante il loro svolgimento.

Unica società​ nata a Roma guardando il mondo a testa alta, oltre la collina. Con un dominio anche nel calcio ufficiale dal primo torneo del 1909/1910 al 1927 che la portò a vincere 95 derby contro i 19 persi con una clamorosa differenza reti a suo favore di solo "326" gol. Dove i 13 a 1, i 12 a zero e altri punteggi rotondi hanno allietato le domeniche dei nostri padri e nonni.​

Senza la limitatezza di vedute e del vivere quotidiano del popolo dei senza storia. Che venuti a Roma alla spicciolata, ad uno ad uno, dimorando nel neo quartiere di Testaccio costruito apposta per ospitare, fuori porta per giunta, coloro che da fori arrivavano per servire la Città Eterna e i romani, non sentendosi mai tali pensarono di poterlo diventare tifando una squadra da loro chiamata Roma.​ ​

Ma gli scappati da Corropoli non avevano capito che farla nascere in quel quartiere sarebbe stato il marchio indelebile della loro origini. E poi i senza storia se l'avessero conosciuta la storia avrebbero capito che Roma nelle arene ci mandava gli schiavi mai ci mandò il suo nome.

Era tutto scritto, già dalla loro nascita, bastava solo si arrivasse a capirlo.​

A ROMEA DE ITALO ER FOSCO

Come se chiamano quelli che cor loro brutto grugno
de ‘e donne innamorate spezzano sempre er sogno?
De chi, aprofittanno de un core granne così,
le manna a batte pe’ strada tutto er santo dì?

Quanno se parla d’amore ce vole rispetto
se pe’ na persona c’hai der vero affetto,
e si nun voi fa ‘a fine de li granni ruffiani
nun metti l’amore tuo a rincorre​ ​ ner campo tutti quei palloni.

E così, infanganno ‘na città granne come nessun’artra mai,
co ‘e ridicole partite che solo tu giocare sai,
er nome de Roma nun l’hai lassato​ ​ ‘n pace,
omo ridicolo vestito solo de nera e trista orbace

Ventisett’anni ha retto la tentazione
de da’ a Roma nostra ‘sta brutta nominazione,
poi sei arivato tu, coropolese puro puro,
a ‘nfragne‘sto rispetto che se sperava imperituro.

Tu, che Roma vera hai sempre odiato sotto sotto,
pensavi co’ st’idea d’ave’ fatto ‘n ber filotto
e odiando,​ ​ da buro puro, ‘a storia granne de ‘sta granne città,
t’eri ‘nventato, contento, nella porvere de falla giocà.

Spacciannote pe’ romano hai​ ​ arimediato ‘n sacco​ ​ de figuracce
dar Liverpool, cor rigor de Dio, pe’arivà ar piccolo Lecce,
ma nun capenno gnente, e tutto per corpa tua,
le figuracce nun l’ha fatte mai Roma ma ‘a​ ​ Romea, ‘a sola squadra tua.

Er Sommo Vater


FORZA LAZIO. SEMPRE​

Decimo

06 gennaio 2022

MA PIPPA PER PIPPA NO?

Di solito non voglio entrare nel merito​ sul​ ​ valore dei giocatori laziali, fino a quando vestono la maglia della Lazio sono da rispettare, anche i più scarsi, ma uno scambio alla pari, tanto per essere una volta gentili​ con gli scappati di casa de Corropoli? Loro dissero di averci dato pippa​ e non non possiamo ricambiare? Dopo Pedro a loro Muriqi? Sarebbe lo scambio del secolo...


FORZA LAZIO. SEMPRE

Decimo