Parafransando il libro di Hesse, "Narciso e Boccadoro", come altro definire una Lazio da applausi con il Napoli e da pernacchie con l'AZ? Certo di occasioni per segnare la Lazio ne ha avute, ma se tu che hai la forza per schiacciare gli avversari, come fatto per 25 minuti, nella loro area, poi ti suicidi da sola? Se cominci a fare la leziosa, je daji "de tacco e de gnente", e sicura arretri (sia mai te consumassi troppo), tanto ma quando ti segneranno mai, e la frittata te la prepari con le tue mani sei doppiamente colpevole. E senza fare nomi ma è da prima del mondiale che giochiamo spesso con un uomo in meno.
In questo quadro (Narciso ed Eco) è spiegata bene la versione narcisa di una squadra che sa correre a 100 all'ora ma rimirandosi, innamorata perdutamente della sua stessa immagine, sa anche non correre affatto. Mentre Eco, la bella figheira, gliela darebbe volentieri, Narciso che ama solo se stesso pensa solo a rimirasse nell'acqua. Devo raccontare che invece che 'na bella "scopata" ci si racconta che lo "stronzio" morì d'inedia, perdutamente innamorato dalla sua stessa immagine, ritenendola altra da se...
John William Waterhouse - Echo and Narcissus - Google Art Project - Narciso (mitologia) - Wikipedia
FORZA LAZIO SEMPRE
Bira pe' tutti
DECIMO
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