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MA NON CI STARANNO PRENDENDO PER IL CULO (FRANCESISMO) COME DETTO MAGISTRALMENTE DALLA SORA LELLA?

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Può esistere su di un sito che parla di Lazio un angolo che ci racconti tra il serio e il faceto quanto accade intorno a noi? Certo che sì. In fin dei conti i laziali sono bastian contrari a cui le cose banali non sono mai piaciute. Il "so' de Roma e so' daaa a Roma" lo abbiamo sempre rifiutato, abbiamo sempre preferito andare oltre la collina del nostro vissuto piuttosto che non saper vedere  al di là del nostro naso. Ci siamo nati ribelli richiamandoci agli ideali olimpici che affratellano i popoli e fanno cessare le guerre, in un'epoca in cui ci si preparava a trucidarsi tra simili per conquistare e perdere 30 metri di trincea ogni giorno, in nome di piccole patrie e di grandi affari sporchi per pochi...
 
 
Detto questo si comincia con questa nuova rubrica. La verità, il confronto, è la sola cosa che ci ha fatto crescere, progredire, forse per questo qualcuno ne ha paura. Anche la più dolorosa delle verità ti può far crescere. La menzogna che ti porta a fare cose contro i tuoi stessi interessi non ti farà crescere mai. E non è che chi urla alla fake news (termine coniato a fagiolo per le nostre deboli menti ) ci propina poi  verità certe, ma spesso solo falsità ufficiali. Diffidate di tutti, anche del sottoscritto se volete, ma usate la vostra testa sempre, non fatevi usare.  Io se vorrete vi fornirò di video, di analisi, di ragionamenti che spesso smentiscono i dispensatori di verità ufficiali e se quello che dico vi da fastidio basta dirmelo e smetterò all'istante. Per cominciare una mia vecchia poesia sulla verità, per capire quanto è per me importante ma quanto volte ne abbiamo paura...
UNA DONNA CHIAMATA...
I vecchi del mio villaggio un giorno,
al calar del sole,
riuniti intorno ad un grande fuoco,
parlarono di una donna
che ai loro tempi
viveva oltre la collina.
 
I pochi che si avventurano per conoscerla
tornarono subito indietro spauriti,
tremanti come foglie
e ne parlarono come di una donna brutta e malvagia.

Improvvisa mi venne  la voglia di vederla. .

La mattina, all'alba, il villaggio era già alle mie spalle,
e sulla collina una sottile paura mi prese alle gambe,
ma la voglia di conoscerla
era più forte di cento paure.

In una valle, oltre la collina,
un ruscello scorreva placido
e nel mezzo una donna,
bellissima,
vi faceva il bagno...
 nuda.

Mi avvicinai
e più riuscivo a vedere bene il suo viso
e più il cuore mi batteva forte.

Era bellissima,
i suoi occhi stupendi.
Nessuna altra donna al mondo
poteva esserle paragonata.
Mi sorrise tenendomi le mani
ed il mio cuore se ne innamorò subito.

Mi condusse verso la sua casa.
Ci amammo una notte intera,
all'alba volli conoscere il suo nome.
Mi chiese che importanza avesse.
Insistetti.

I suoi dolci occhi tristi si inumidirono.
“Tutti gli uomini che hanno conosciuto il mio nome”,
disse, “sono fuggiti via”.
“ma se tu vuoi te lo dirò”.
Insistetti ancora...
Sospirò...

Chiuse i suoi occhi
mentre due lacrime, scivolandole sulle guance,
caddero poi sui suoi seni,
troppe volte traditi.
Riaprì gli occhi molto lentamente
mentre il cuore le batteva forte.

Pensava che anch'io,
come gli altri,
sarei scappato via.
Ma mia amata verità
ti andavo cercando da troppo tempo per pensare,
ora che ti ho trovata,
di lasciarti.
 
Coscienti non ci ferma nessuno,  con la paura siamo alla mercé di tutti.

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