CASO MILINKOVIC. UN FRICCICO DI BRAVURA, TANTO FATTORE C. E UNA DOSE ECCEZIONALE DI FPF. ACRONIMO DI FUFFA PROVOCATORIAMENTE FINANZIATA

Alla Lazio è andata di lusso, e solo in parte lusso meritato. Un giocatore per il quale ti volevano dare 100 o più milioni, con i quali potevi veramente rifondare la Lazio (qualcuno dimentica che la società capitalizza oggi 72,8 milioni?) non lo porti ad un anno dalla scadenza con la possibiità che possa andare via a parametro zero tra pochi mesi. Ma almeno avendo fatto un errore gravissimo non ti sei fatto prendere dal panico e, perso per perso, hai pensato che tra ricavarci una miseria e portarlo a scadenza (non ho mai creduto che potesse rinnovare giunto a questo punto) la seconda ipotesi ha pagato.

     Solo per questo motivo gli arabi dopo essersi fatto avanti hanno raddoppiato l'offerta iniziale, capito che la risolutezza di Lotito non lo avrebbe venduto a meno. La cosa è doppiamente positiva visto che non va a rinforzare un'avversaria italiana.

     Detto questo due paroline sul "fair play finanziario" con il quale ci stanno prendendo in giro istituzioni e classe politica europea. Ma veramente pensate di difendere non dico il FPF ma la stessa democrazia europea facendosi carico di dimostrare, non sempre con argomentazione lecite, quante certe pratiche mediorientali siano il futuro della democrazia? Anche noi pensiamo che si possano costruire in tempo stadi  a costo di migliaia e  migliaia di morti, per gente costretta a lavorare 12 ore al giorno per sette giorni alla settimana?

https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_di_corruzione_del_Qatar_al_Parlamento_europeo

Oltre al calcio dovrebbero interessarci il nostro futuro e quello dei nostri figli. Per Milinkovic. Se, dopo l'ubricatura di dollari da cui sarai sommerso, vorrai tornare a giocare nel calcio europeo, spero tu ti ricordi di noi.

FORZA LAZIO SEMPRE

DECIMO

CHI NON TRADISCE DIVENTA IMMORTALE. ONORE A VINCENZO VERO LAZIALE

Alla faccia di tutta quella comunicazione di emme che su entrambe le rive del Tevere ci ha parlato di altri capitani, di bandiere puponate come di "c'è solo un capitano", storie fantasiose, da burla, questo recitava uno striscione a ponte Milvio ai funerali di Vincenzino.

 

Non c'è mai stato un capitano a Roma che abbia mai pensato, come Vincenzino D'Amico, scanzonato maestro di vita in campo e fuori, di vincere l'avversario rispettandolo e onorando come nessuna altro mai la maglia che amava. Signore sul campo e nella vita, desideroso solo di "essere non un giocatore ma un giocatore della Lazio", in  campo e fuori, contro tutto e tutti.

Di rinunciare alla serie A, alla Nazionale, a tanti soldi per andare in serie B a salvare la sua Lazio che lottava per non retrocedere in C, con lui protagonista come salvatore.

http://storiefuorigioco.altervista.org/6-giugno-1982-vincenzo-damico-salvo-la-lazio-dal-baratro/

 

Vi immaginate Totti che ritorna a Roma, rinuncia a tanti soldini, alla Nazionale per salvare la sua Roma in B? Che smette i tentativi perculatorii sovente divenuti perculanti, sconfiggendo gli avversari nel rispetto degli stessi? Cose impensabili per un "Pupone" a cui comunque da laziale sono grato per le sue 8 finali perse sulle 11 giocate. Beh se  ve lo immaginate state in buona compagnia, come quei solo pittati di blu che hanno per eroi chi la Lazio l'ha mandata in serie B.

 

ONORE A VINCENZINO D'AMICO, UN LAZIALE VERO

FORZA LAZIO SEMPRE

DECIMO

È MORTO VINCENZINO D'AMICO

È morto il Golden Boy della Lazio, il suo capitano dei momenti difficili, il giocatore che meglio ha interpretato lo spirito laziale, con la sua classe, dentro e fuori il campo, con la verve, con la sua dissacrante ironia mai sopra le righe, da laziale sempre, in ogni momento della sua vita.

Che la terra ti sia lieve, come leggera era la palla tra i tuoi piedi.

FORZA LAZIO SEMPRE

Decimo