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25/04/15
Tra
pochi minuti la Romea sarà in campo a Milano, ma proprio per questo
non voglio parlare di pallone in senso stretto ma di altro. Plaudo al
sor Pallotta, l’americano che non avendo ben compreso quale era, è,
la quadra di Roma, scelse la Romea. A tal proposito rispolvero una
mia poesia di qualche anno fa (So’ tornati l’americani).
Ha non una ma cento volte ragione contro dei tifosi che
sproloquiano di brutto su cosa dovrebbe essere una partita di pallone
e non sanno neanche rispettare il dolore di una madre a cui è stato
ucciso il figlio da un signore da cui nemmeno prendono le distanze.
Dell’iniziativa
della polizia per dimostrare che loro non c’entrano nulla su quello
che certi tifosi introducono alla stadio ci sarebbe da stendere un
velo pietoso. Vengono impiegati poliziotti per dimostrare quanto sono
furbi i tifosi e quanto sia difficile controllarli. Ma le cose non
stanno così e i vertici della polizia di Stato lo dovrebbero sapere
benissimo. Non ci sarebbero nascondigli di alcun tipo con qualche
cane antidroga e antipolvere da sparo in più e molti poliziotti
“tastatori in meno”. Su come vengono portati all’interno degli
stadi striscioni proibiti per quelle giustificazioni in certi paesi
salterebbero i responsabili dell’ordine pubblico.
Secondo
questi signori allo stadio vengono portate singole lettere di uno
striscione e poi riassemblate in loco. Ogni striscione apparso ha al
contrario le caratteristiche di quello in foto, in questo caso 30
metri di pezzo unico. Sostenere il contrario è grave, vuol dire non
comprendere le complicità che negli stadi permettono l’intromissione
di materiale illecito. Non voglio neanche pensare ad altro…
Decimo