Oggi siamo all'assurdo, milioni di persone di ogni età sono costrette a prendere ogni giorno la metropolitana nelle ore di punta, vanno al lavoro, sono a contatto con decine, centinaia, migliaia di persone, magari come commesse, per pochi euro al mese, e non c'è nessun presidente di Lega, nessuna organizzazione dei calciatori, nessun politico che si preoccupi per loro, che dica: "al primo contagio si chiude tutto, via... pagati e a casa".
Certo vedere giocatori terrorizzati dal coronavirus più che della loro plateale ignoranza suona strano. Evidentemente nessuno è riuscito a far capire loro che un 20/30enne difficilmente si prende il virus e che per lui resta poco più che un'influenza se non ha patologie. Poi alcuni di loro hanno frequentato i peggio posti, i peggio personaggi, persone di dubbia qualità. Sono sopravvissuti ai peggiori pericoli e hanno paura del coronavirus?
Una cosa chiederei a costoro che ci governano così "bene". La salute di uno strapagato giocatore è per voi fonte di preoccupazione e quella di milioni di persone, a parte le chiacchiere, no visto che non pensate mai di chiudere le fonti del loro potenziale contagio. Avete mai pensato che senza calcio, senza il vero oppio dei popoli, le persone avranno tantissimo tempo per comprendere quanto sono considerate da voi e comportarsi di conseguenza? Il calcio dovrebbe essere svago dai problemi quotidiani, fatto da sedicenti eroi strapagati per questo, e invece proprio nei momenti di difficoltà gli eroi, di cui vi preoccupate tanto, fuggono come coniglietti?
Magari avremmo tutto il tempo per capire questo: https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-ndash-roberto-burioni-tweet-ldquo-follia-pura-si-lascia-filtrare-229190.htm E' questo che volete?
Decimo