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26 giugno 2013

(33) ROMA E’ SARVA!

N.  33
   24/06/2013
 
 
A un mese esatto dalla partita che ha salvato Roma un grazie di cuore a tutti quelli che , senza scriverlo su una sciarpetta, possono dire io c’ero, punto e basta. Agli altri, ai romatristi, che ne hanno fatta una in anticipo, dove appunto c’era scritto io c’ero un consiglio, non buttatela, d’inverno può sempre essere utile, magari aggiungendo per correttezza: “Io c’ero…..rimasto tanto male”, per sempre.
 
L’orda dei barbari finti stellati è stata  sconfitta a ‘e porte da città,
i muri, l’antichi monumenti, er Tevere possono finarmente respirà,
Nissun barbaro gallo cedrone o solo marsicano li potrà  pittà
co’ quei colori orendi che scimmiotteno ‘a romanità.
 
Nun so’ er rosso porpora e er giallo ocra come da tradizione
a esse i colori de ‘sta ridicola armata brancaleone,
ma er rosso vergogna e er giallo itterizia,
che ben rappresentano ‘a loro vita vissuta ‘n grande mestizia.
 
Comunque è ita come doveva annà
e i romatristi in rotta so’ iti via da qua.
So’ tornati  a casa loro co’ ‘a coda tra ‘e gambe
ne’ grigie valli dove abiteno  capanne brutte e sghembe.
 
Roma ar contrario, già all’arba der ventisette
sembrava avesse vinto solo n’a partita de tressette.
Nissun barbaro l’aveva violentata
e chi l’amava l’aveva co’ tanto amore accarezzata.
 
                              Decimo
 
 
 
 
 
 
 

 

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