N.29
11/06/13
Gubbio, la finale tra Lazio e Atalanta
finisce 3 a 0. Qualche minuto per
festeggiare i propri beniamini, e poi subito via verso Roma. Il desiderio
resta però pio, almeno per una quindicina di minuti. Noi chiusi dentro per
ordine della polizia mentre i tifosi atalantini vengono fatti sgomberare.
Ovviamente tutto questo perché in questo
paese non si riesce a debellare la piaga dei comportamenti violenti che al
contrario, con l’apporto delle tecnologie, potrebbe essere debellati del tutto.
Il dirigente di polizia decide che i
tifosi laziali non devono andare con le loro auto a sinistra in direzione della superstrada ma debbano
tornare indietro, costeggiare la tribuna, e andare verso il paese. Per questo
ci sono degli sbarramenti fatti anche con blindati. E noi con un po’ di
traffico, una macchina dietro l’altra, in fila disciplinatamente perché
qualcuno ci vuole evitare incontri con i tifosi atalantini. All’altezza
dell’altra curva, di fronte agli sbarramenti della polizia, ci sono una
cinquantina di “apparentemente” poco calmi tifosi bergamaschi, a neanche due
metri dalle nostre macchine. Contatto evitato perché loro, i “poco calmi”, non
hanno voluto scontri , almeno quando siamo passati noi, non certo per le scelte
cervellotiche di chi doveva evitare qualsiasi contatto.
Decimo
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