Sono i media che di fatto sanzionano più che i giudici sportivi? Giudici che a parte i referti arbitrali dipendono in tutto e per tutto dagli umori e dal tifo dei media che a seconda di chi commette certi plateale violazioni sportive le esaltano o le nascondono.
In un mondo in cui tanti fanno a gara a organizzare trofei per il calcio, per la propria gloria sportiva, ed anche economica, dove i soldi girano a fiumi per tutti, due persone due che, con un costo ridicolo, siano di supporto al giudice e che gli forniscano prove per punire con metodo giocatori violenti e simulatori sfuggiti al giudizio arbitrale è cosa impossibile?
Ci dobbiamo vergognare in Europa per il simulatore, guarda caso spesso di un certa “schola”, o è questo il modello che piace ai nostri vertici, la parrocchietta degli antisportivi coatti mai puniti? Di vedere gente che si rinturcina come lombrichi per perdere tempo e poi , accortisi di essere usciti dal campo, due rinturcinamenti in retromarcia per ritornare a perdere tempo in campo? E’ questo che si vuole?
O quello che prima sbraca l’avversario con una magistrale mossa di wrestling, poi guarda l’arbitro e allargando le braccia dice “oooh vedi che m’ha fatto”, e nemmeno ammonito, è questo il calcio del futuro? Poi i vertici del calcio non capiscono che anche per questo, se non solo per questo, una delle nazionali più forti al mondo, con quattro mondiali vinti con questo calcio tra il parrocchiale e il bullismo di periferia in campo mondiale prende solo schiaffi e non vai ai mondiali per due volte consecutive. E questo che si vuole? Di fatto è quello che si è fatto.
Evidentemente quello che si vuole premiare è il calcio dei violenti, dei coatti, dei simulatori, quello che ci fa perdere in Europa. In questo video postato da un tifoso cagliaritano si vedevano due signori nella loro area, prima uno prendere a capocciate l’avversario e l’altro spingerlo a terra come se non bastasse per atterrarlo lo capocciata subita. E’ la prova del nove perché in Europa, con regole sportive vere, pure la Macedonia ci butta fuori dai mondiali.
Decimo il laziale
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