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29 giugno 2024

UNA STORIA SPLENDIDA E LA MALEDIZIONE DEGLI DEI “INVIDIOSSSI”?

Ho scritto e riscritto questo post innumerevoli volte, c’era sempre qualcosa che mancava  o di troppo…

 
Per il titolo non sono superstizioso ma non trovo altra spiegazione. Sei nato da una storia senza eguali nel panorama  sportivo  europeo, arricchita da qualche pagina nera, peraltro pagata con gli interessi, ma soprattutto hai una serie  di persecuzioni reali  che la dovrebbero far diventare una di quelle  storie di cui far innamorare perdutamente  tutti quelli che amano storie bellissime ma combattute, la sceneggiatura che ogni regista sogna, e sei incapace di comunicare quello per cui sei nato e quello che ti hanno fatto subire?
 
Almeno un  secolo di vergognosi silenzi  hanno caratterizzato certa dirigenza (e certa tifoseria laziale) dovuti a clamorosi travisamenti, ricatti se non a forse vere intelligence con il nemico visto che seguono la Lazio anche giornalisti che tutti sanno essere romei solo pittati de blu. Ma se questo di per sé non è una colpa della società e dei suoi  tifosi entrambi hanno delle colpe clamorose. Forse gli Dei ci hanno costretti a comunicare con il mondo in una lingua che gli altri non comprendono perché noi si è incapaci di fare comunicazione, e quando ci proviamo spesso facciamo disastri? Il “FAMO ‘STA SCENEGGIATA” è episodio clamoroso, ma non è stato Lotito a iniziare…
 
ASSOLUTA MANCANZA DI UNA STRUTTURA DI COMUNICAZIONE ADEGUATA.
 
Ad aveccela nun ce ne sarebbe pe’ nessuno. Per la storia della Lazio sarebbe essenziale quanto avere una buona struttura tecnica, anzi de più,  imprescindibile per arrivare ad avere tali e tanti tifosi che ti permettano di costruire una società tecnicamente adeguata.  E invece spesso perseguitati abbozziamo, facciamo pippa (francesismo), cornuti e mazziati? A volte sembriamo una ridicola associazione di combattenti e reduci di guerre che ci hanno vigliaccamente dichiarato, dove ci siamo solo salvati per il rotto della cuffia, quando ci è  riuscito. Presi a calci in faccia e puro silenti?
 
DIRIGENZA LAZIO SPESSO INADEGUATA   
 
A parte la storia bellissima della ns fondazione e del perché siamo diventati Ente Morale  mettendo i nostri campi a disposizione della popolazione per sfamarla durante la 1^GM mentre gli altri la cicorietta se la pappavano tutta loro, è proprio la ns storia che è diversa da tutte le altre.
 
Noi non siamo nati sull’onda del pecorume nazional provinciale che ha visto nascere gran parte dell’Italia calcistica con  milioni di “So’ de Como e so’ der Como, o so’ der Lecce, o der Milano o daaa Romea o so’ ‘ndo pazzo je pare”.  Noi siamo nati su un progetto unificante e divisivo al tempo. O stai con lo sport olimpico che affratella i popoli e fa cessare le guerre durante il loro svolgimento o stai  nell’indifferenziata della provincia, foss’anche la capitale che ti ha dato i natali, di cui comunque ambisci fare parte, festeggiando le sue vittorie anche con chi è lontano anni luce dai tuoi pensieri. O stai  con me o sei contro di me, nun me ne frega un pazzo se sei nato nella mia stessa città, nun è quello che me fa  simile a te…
 
I silenzi della società appunto. Nel 1915 il Roman dei nobili pariolini, dei ricchi scozzesi e svizzeri fa giocare con doppia tessera un portiere per tre partite. Come da regolamento tre partite perse per 2 a 0 a tavolino e Lazio vincitrice del campionato laziale. Ma er nobile pariolino era anche presidente della  federazione laziale  e senza sanzioni vincono il campionato e i laziali fanno pippa (arifrancesismo), il primo di una lunghissima serie?… Continua…
 

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