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18 giugno 2024

LOTITO E IL CONFLITTO DI INTERESSI - TERZA PARTE

Questi sono le poche centinaia di persone che certa stampa pagata in natura con il loro alimento preferito, come lo scarabeo stercorario,  ha visto manifestare.




 
 Lotito con la Lazio fa il salto di qualità, da anonimo  impresario di pulizie a presidente di  una squadra di calcio conosciuta in Italia e all’estero, che diventa la prima fonte di guadagno delle sue imprese di pulizie, giardinaggio e sorveglianza. Non solo, grazie alla Lazio diventa anche senatore della Repubblica. Potrebbe diventare uno dei più grandi presidenti della nostra storia, ancor di più visto  la limitatezza delle sue finanze con la fama (apparente?) di oculato gestore che miete successi senza fare debiti, con il suo essere romano e non un filo americano con le americanate alla Mericoni Nando dei lontani “cugggini” della vera provincia italiana che rinnegano pure la loro data di nascita originale.
 
E il suo ormai apparente fattore C  che lo  accompagna sempre, gli offre un’altra occasione di cui può godere i frutti senza aver fatto nulla per meritarseli. Laziali veri, dopo 88 anni di soprusi  e soprusi si ribellano a quello che è stato il più clamoroso illecito nella storia del calcio sotto il fascismo. Potrebbe  con estrema facilità isolare una parte di quella curva che incautamente premeva per dare la Lazio a persone legate alla camorra   e Lotito laziale, o anche paradossalmente  romanista (o ex) proprio per questa capacità della storia della Lazio  di attrarre anche potenziali romanisti nell’anima, a 5 anni con il fidanzato della tata, o in età matura, sarebbe stato almeno rispettato come nessun presidente della Lazio mai.
 
Anche perché sarebbe la prima prova, ma non la sola, di quanto gli impuniti mai puniti abbiano tramato contro la Lazio. Ma sembra che a Lotito dei laziali tutti, e della Lazio interessi poco ad eccezione di un uso utilitaristico, e di certe  esteriorità che magari servono per fidelizzare gonzi. Di cuccioloni o di aquile calve ne possiamo fare a meno se per controcanto dobbiamo vedere la lazialità devastata in tutti i modi. Ripeto “Famo ‘sta sceneggiata” è  quanto di più devastante si possa dire. Significa che nella comunicazione vali meno che zero, mentre con un buon ufficio della comunicazione potresti rispondere punto su punto, ma la Lazio non se lo può permettere o non deve essere difesa da uno capace?
 
Hai sullo scudetto del 1915 il tuo nemico (solo apparente?) Gravina che quella decisone ha di fatto ereditato e non ne fai la tua bandiera, perché non ti piace vincere facile, o perché prendere provvedimenti alla luce di quanto emerso a danno della “tua” Lazio sarebbe conflitto di interessi? Benissimo, però vorrei non dover leggere queste cose sul Fatto Quotidiano o per caso per conflitto d’interessi  intendiamo qualsiasi cosa possa fare gli interessi della Lazio?  https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/06/06/lotito-salvo-la-salernitana-con-30-milioni-della-lazio/7184314/#:~:text=Claudio%20Lotito%20ha%20salvato%20la,al%202021%2C%20al%20club%20granata.
 
E se non ci fosse questo articolo a dirci cosa può essere il conflitto di interessi, fare in prima persona gli interessi della Lazio e dei laziali non si può ma poi fare gli interessi di coloro già favoriti dalle rateizzazioni di debiti pregressi cercando di varare leggi che ne premino i puntuali pagamenti cosa sarebbe se non conflitto d’interessi? Ma il fidanzato della tata avrà consigliato Lotito di essere laziale o di fare tutto quanto era possibile per esserlo a chiacchiere ma non nei fatti? Continua…   
 

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