La partita con il Milan ovviamente, non quella con il Bayern, che vada come vada è troppo importante, troppo vetrina, per voi per fare brutte figure. Lì potrete vincere o perdere ma darete il fritto, e magari sarà un fritto che frutta, chissà. Non ci saranno mal di unghie che tengano, scarpini troppo stretti o troppo larghi, male al pancino, influenze stagionali, e quella devastante ipocondria che vi fa quasi morire anche se le "erratissime" analisi mediche dicono “ma questi che c’hanno?”.
Peraltro questo porrebbe un ulteriore interrogativo. Ma se lo staff medico dice o pensa una cosa e i giocatori un’altra si dovranno prendere delle decisioni in merito o si andrà avanti così con le “unghie incarnite” per mesi e mesi?…
Oggi vi accorgerete ancora di giocare non so da quante partite in 12/13, oppure chi se ne frega siamo da Lazio e quando vogliamo ce la facciamo anche così? Qualcosa mi dice che lo spogliatoio ha avuto dei mal di pancia, contro la società e contro l’allenatore, che peraltro non solo per colpa sua oggi ci regala con società e squadra un gioco così orrido da non ricordarne uno simile a memoria di laziale. Di solito questo male si cura in due modi, con un chiarimento o l’allontanamento dell’allenatore. Entrambi possono fare rinascere la squadra, guardiamo cosa è successo ai danarosi cugini.
Moufrigno era un problema irrisolvibile per dei giocatori che facevano finta di stare con lui ma che non sopportavano più per il suo clamoroso super ego di essere i capri espiatori, i traditori nelle sconfitte, e solo le comparse nelle vittorie sempre e solo sue? Via Moufrigno e la squadra è rinata, ahi noi, magari con l’aiutino di qualche rigorino… ma a noi nemmeno rigori inesistenti ma sbagliati ci hanno aiutato a Firenze…
Noi abbiamo scelto la prima soluzione, quella soft, quella che costa pochissimo, una cena riparatoria offerta da Sarri invece che una costosissima cacciata. Mi sta bene tutto se è il meglio per la Lazio ma mister un consiglio, almeno in questa benedetta cena lasci stare il taccuino, non c’è nulla da scrivere in quello che mi auguro sia momento conviviale, un trovarsi insieme, la squadra e il suo mister.
Altrimenti con il taccuino “stamo peggio de prima” e la digestione sarà difficile, “ce resterà tutto sur gozzo… fino a giugno”, oppure capiterà come è successo già a noi di trovare qualcuno a km 0, per una società di vorrei ma non posso. In quel caso segnatevi un nome, o meglio due: Sanderra o Rocchi. La Lazio fa tutto in famiglia… O sto’ a scherzà mica ce crederete?
FORZA LAZIO SEMPRE
Decimo
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