Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui " https://societapodisticalazio.blogspot.com/p/politica-dei-cookie.html". Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.

Etichette

19 marzo 2024

ANCORA SUL CASO DEL POVERO TACCOLA, DI FATTO MORTO SUL LAVORO MAI RICONOSCIUTO TALE

Ascolto una trasmissione tenuta da una tifosa laziale dove si parla di uno striscione della curva sud in onore di Taccola e non posso che applaudire chi ricorda i propri giocatori a 50 anni dalla scomparsa. Ma si dovrebbero pure ricordare le sofferenze dei suoi cari patite proprio per quell'improvvisa morte, o no?

Premetto una cosa che  non centra nulla con la sua morte ma Carlo Petrini,  quando giocavano insieme nel Genoa, così  raccontò un episodio che vide protagonista il povero Taccola: Noi accettiamo le siringate durante la settimana e prima d’ogni partita. E’ per il bene della squadra. Ricordo che nel ritiro di Ronco Scrivia le dosi aumentarono, ci iniettavano queste sostanze una volta al giorno. Ricordo Giuliano Taccola, bianco come un cencio e poi paonazzo al termine d’una partita di quel tormentato campionato. Era adagiato sul lettino dello spogliatoio e, tutt’intorno, noi compagni avevamo paura. Respirava a fatica. 

Ovviamente la successiva morte di Giuliano Taccola c'entra poco con questo episodio ma sempre come  morte sul lavoro dovrebbe essere catalogata. La moglie ha sempre definito la sua morte un omicidio scomodo.  In questo bell'articolo sul doping, il medico del Cagliari, dottor Frongia, dichiarava che era probabilmente dovuta ad uno choc anafilattico e a susseguente arresto cardiaco in pochi minuti per una iniezione di penicillina con procaina. 

https://motricitascuola.altervista.org/attivita%20motoria/scuola.html?/attivita%20motoria/educazione%20alla%20salute/doping/vittime_doping.html

Non so, ma qualsiasi cosa lo abbia fatto morire, la moglie, i figli, la stessa verità  avevano, hanno  il diritto di sapere se Taccola sia stato ucciso da sostanze, da medicinali, o da un semplice infarto. O forse qualcuno intende la verità cosa scomoda da non evidenziare? Quello che non si comprende è perché in 50 e passa anni non si sia mai pensato di riesumare il cadavere e vedere se a farlo morire siano state cose che con la storia dell'infarto naturale c'entrano poco o nulla. 

FORZA LAZIO, SEMPRE

Decimo

 

Nessun commento:

Posta un commento