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05/04/14
Dicesi tifoso di una squadra di calcio colui che si
carica di valori morali, spesso inesistenti o peggio demenziali, tifando per
una squadra che può essere il Pizzighettone, la Romea o la stessa Lazio e passa
l’intera sua vita a parlare di moduli calcistici, di giocatori da comprare o
vendere, e mette la sua felicità domenicale nelle mani di una squadra di calcio
e dei suoi risultati. Si è tifosi di una squadra di calcio molto più per caso
di quanto si crede. Sovente l’istinto gregario porta queste persone a
innamorarsi del primo drappo venga loro sbandierato sotto il naso. La
maggioranza di coloro che popolano gli stadi sono persone di questo tipo.
Poi ci sono, forse devo dire c’erano, quelli che
sanno andare controcorrente e accarezzano il sogno universale di uno sport che
unisce, senza differenza di censo, di religione, di razza, di sesso. Di un’idea
di sport che sappia rispettare gli avversari che ti combattono a viso aperto e
che sappia combattere sempre i vigliacchi pronti a scoprirsi di maglietta per
irridere non capendo peraltro che per questo saranno loro ad essere irrisi, e per
sempre.
In questo giorni di lotta, ma c’è una lotta in
questo momento o solo un demenziale sbandamento di chi vorrebbe fare ma al
tempo stesso non sa cosa fare, io non vedo laziali in giro. Andare allo stadio
sperando che malgrado Reja e Lotito, la tua squadra riesca a conquistare un
posto Uefa e magari sperare che con qualche acquisto mirato chissà…., è da
tifoso di una squadra di calcio, non è da laziale.
Da laziale potrebbe essere l’avere le palle di non
andarci allo stadio, malgrado la tessera pagata, come forma di protesta estrema
contro colui che ha trasformato la storia della tua società in una macchietta a
cui ogni giornalista si sente autorizzato di rider dietro. Ma la storia di chi
offende il sogno di 9 ragazzi è fatta di molti
personaggi.
Qualcuno mi dice che senso ha non andare allo
stadio e poi restare a casa? Non riuscire a creare forme di protesta che creino
problemi, o comunque pressioni alla controparte? Geniale non avere uno straccio
di dialettica per mettere quel signore in difficoltà. C’è una cosa clamorosa
che vedrebbe laziali e tifosi della Lazio uniti nel richiedere a questa società
lo stadio Flaminio, e qualcuno se ne è fatto carico? No??? Perché si ha paura
che il signore in questione accetti certe richieste o perché si pensa al
contrario che le rifiuti a priori? Bene, allora si al muro contro muro? E allora non comprendo come un sogno fatto da
9 ragazzi non possa diventaare un sogno di rottura ed essere ripetuto da
10/20mila ragazzi dei nostri tempi. Sapete cosa significa fondare una società
ex novo e farla ripartire dai dilettanti, e chiedere mille euro per fare parte
del sogno? Io sarei disposto a darne di più e non sarei il solo.
Sapete cosa significa richiamarsi a quegli ideali
spesso traditi ma che sono il sogno di molti in tutto il mondo?
Significherebbe che quel sogno stesso
diverrebbe 100mila volte più grande di quanto seppero già fare i nostri padri,
e sarebbe una lezione clamorosa a chi pensa che un sogno di tanti possa essere
snaturata proprietà di uno solo. Ovviamente ancor più clamoroso sarebbe il
ritorno economico per chi ci avesse puntato dei soldini. Guadagnare sul sogno
di una vita è una cosa che gli dei concedono a pochi umani, che hanno un nome
ben preciso, ma al momento di laziali non ne vedo in giro.
Decimo
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