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29 aprile 2014

(23) Quello che Non si Dice Sulla Sporca Guerra in Ucraina

(23)
29/04/14 
 

Questo è l’articolo demenziale apparso su rischio calcolato, sito di economia e finanza con 20/30mila contatti giornalieri. L’ho segnalato alle radio laziali, ma non mi sembra che abbiano approfondito. Di seguito la mia risposta sullo stesso blog.

 

Quello che Non si Dice Sulla Sporca Guerra in Ucraina

27 aprile 2014Di FunnyKing

 






(ultra’ della Lazio)

Vi racconto una storia inventata, utizanndo i nomi italiani presi a caso (e mi scuso in anticipo se qualcuno si offende, si tratta di un esempio di pura fantasia):



Immaginate che a Roma inizino delle manifestazioni contro il governo Renzi, in quanto Renzi si rifiuta di mandare truppe in Siria.

 

Il giorno dopo ci sono migliaia di persone in piazza con slogan, bandiere, striscioni tutto già pronto e ben concertato. Alcune influenti personalità italiane, francesi,polacche, americane, lituane organizzino per il centro di Roma concerti gratuiti, cibo gratuito, alcol gratuito e altri spettacolo di intrattenimento oltre a pagare un piccolo stipendio ai manifestanti.

 

Con il passare del tempo la manifestazione si fa piu violenta ma la polizia guidata da Renzi non reagisce alle provocazioni passano i mesi e i manifestanti non sono piu dei campagnoli venuti a Roma per stare a sbafo nella capitale ma sono gli Ultra di destra della Lazio insieme ad ultra di altre citta gemellate coi laziali.

 

Gli scontri si fanno violenti e cominciano a girare armi fornite agli ultra laziali da diplomatici stranieri, ci sono i primi morti.  Renzi e solo al comando e si rivela un omino piccolo piccolo, ma fortunatamente la situazione NON degenera del tutto.

 

Purtroppo stanno per finire i giochi di Soci e molte potenze Nato temono che l’Austria (dove come noto lo sport nazionale è lo Sci Alpino) possa aiutare Renzi e allora bisogna affrettare i tempi.

 

Oltre agli ultra della Lazio vengono mandati in piazza soldati Italiani addestrati in Polonia e Lituania come contractor, rientra il gruppo di italiani (200) che combattevano in afganistan, entrano specialisti americani, polacchi, israeliani e gli scontri con la polizia diventano durissimi.

 

Renzi propone di dimettersi in anticipo entro fine anno ma la folla non si accontenta, vuole la sua testa!! Nessuno piu ricorda perché e in piazza, ma solo che si vuole la testa di Renzi. Dal nulla compaiono cecchini super professionisti che sparano sia sulla polizia italiana che sugli ultra laziali (ovviamente non sulla gente normale, non sui giornalisti che si trovano nel punto giusto) la situazione degenera e i laziali riescono a prendere tutti gli edifici del potere.

 

Renzi e costretto a fuggire nonostante il giorno precedente avesse firmato un accordo, a quel punto personaggi squallidissimi tipo De Benedetti, Toto Riina e altri Corleonesi si piazzano al governo e si autoproclamano presidente e primo ministro.

 

Il primo giorno cosa fanno:

·         Amnistia per tutti i laziali che hanno ucciso in piazza a Roma.

·         Divieto di usare il dialetto Veneto e il dialetto Lombardo

·         Liberano un noto criminale dal carcere e lo portano a palazzo madama.

·         minacciano un paese vicino e amico di togliergli le basi in Italia nonostante un contratto valido fino al 2043.

Obama e la nato plaudono e legittimano subito il governo di Riina e De Benedetti. la stampa inneggia a loro in tutto il mondo, Il papa li incontra De Benedetti. Un vero tripudio.

 

Dopo la cacciata di Renzi la situazione economica crolla, nessuno investe piu nel paese, vengono licenziati giudici, politici, poliziotti, amministratori, sindaci e al loro posto vengono messi ultra della lazio i quali vengono armati e coccolati oltre ogni limite.

 

Il Veneto e la Lombardia (note regioni filo-austriaca in cui si parla un dilaetto simile al tedesco) non ci stanno!

 

Non vogliono sottostare ai fascisti laziali e vogliono fare il referendum come hanno già fatto, vincendo , in Trentino Alto Adige ormai diventato un raegione dell’Austria seppure non riconosciuta da “(quasi tutta la) comunità internazionale”.

 

A questo punto il presidente del consiglio ad interim De Benedetti spalleggiato dalla Nato reagisce e dichiara i cittadini del Lombardo Veneto, terroristi e fiancheggiatori della potenza straniera Austriaca.

 

De Benedetti decide di mandare tutto l’esercito al nord capitanato dagli Ultrà della Lazio i quali tra l’altro si candidano al ruolo di partito e cercano di mettere il loro leader alla presidenza del paese.

 

Nella città di Casal Pusterlengo la popolazione si barrica e cerca di non fare entrare i fascisti laziali in città. Sono semplici cittadini lombardi uomini, donne, bambini non organizzati, ma i Laziali insistono, la stampa mondiale li incita e nel frattempo i Laziali Ultrà, per finanziarsi si fanno dare a Roma il pizzo da piccoli commercianti e povere prostitute e nei paesi intorno alla loro accampamento militare in Lombardia cominciano a rubacchiare qua e la.. e ha picchiare i giovani del posto.

 

La Nato e Obama è con loro :  daglieeee contro i lombardo-veneti filo-austriaci!!!!

 

L’austria preoccupata per la situazione è pronta ad aiutare i suoi vicini sposta delle truppe vicino al brennero, da parte austriaca e viene massacrata mediaticamente e sanzionata da tutto il g7 , il suo presidente è attaccato personalmente ogni giorno, si arriva al punto che la cantante Madonna  gli da pure del Gay (ieri)…nel frattempo il mediterraneo e pieno di navi da guerra francesi e americane, Renzi si e nascosto a Villach (comunque un bel posto) e i pecoroni guardano Lilly Gruber e Mentana che 24 ore su 24 passano il tempo a insultare il presidente austriaco.

 

FINE DELLA STORIELLA DI PURA INVENZIONE

Poi grazie ai potenti mezzi di Rischio Calcolato ho sottolineato in rosso la parte della storia che nessuno vi racconta (in Italia).

Le squadracce di Parvi Sektor si finanziano a Kiev e nell’Ovest gestendo la piccola criminalità (per ora) e stanno cominciando a fare appunto le squadracce nell’est, pestando, terrorizzando, rubando. Kiev ha un problema, trova forti resistenze nel suo stesso esercito per eseguire l’ordine di sparare e uccidere altri cittadini Ucraini (si beh, quelli che qui vengono chiamati “filo russi” manco fossero di un altra nazione). Il punto è portare la Russia all’intervento e in effetti fossi Ucraino (anche dell’Ovest) non vedrei l’ora di accogliere i carri armati di mosca. Dunque il “nostri bravi ragazzi” del Pravi Sektor stanno facendo il lavoro sporco, ed è gente pericolosissima, ignorante e che pensa di avere una missione di Stato. Il male assoluto insomma.

 


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SOCIETA' PODISTICA LAZIO. LA SOCIETA' DEI RIBELLI E DEGLI EGUALI
Caro Funny, gradirei il nome del suo spacciatore. No, non è per uso personale, il mio cervello riesce a produrre alla bisogna tali e tante endorfine e adrenalina da non dover comprare droghe artificiali, ma solo per indirizzare altri poveri di spirito, verso sostante psicotrope meno devastanti.

Il travisare, lo generalizzare, sono uno dei principali veicoli con i quali una umanità ignobile giustifica poi dei suoi comportamenti nei confronti di altri suoi simili. Tolga il laziale “violento e fascista” e lo sostituisca con lo “zingaro che puzza” e “con “l’ebreo avido e affamatore”. L’assurdo di tutto questo violento e sbagliato generalizzare, è che lei lo fa per una causa che anch’io, stante i rapporti di forza e le condizioni geo politiche, ritengo giusta.

Io sostengo che la storia della Lazio è in sintesi la storia dell’umanità,
e capirà dopo il perché, d’altronde ho letto tanti post demenziali che può
usarmi la cortesia di perdere un po’ del suo tempo con il mio. Dunque la Lazio, meglio la Società podistica Lazio nasce il 9 gennaio del 1900, per volontà di nove ragazzi di Roma che volendo partecipare a gare podistiche si sarebbero dovuti iscrivere a qualche società. Loro decisero di fondarne una. Fu la società dei ribelli e degli uguali e le spiego il perché.
Squadra dei ribelli perché in un’epoca in cui il bieco, sottolineo, bieco nazionalismo, produceva e avrebbe prodotto ancor di più con la prima guerra mondiale milioni di morti, con soldati che pur con le stesse idee, la stessa religione, e gli stessi interessi si scannavano tra di loro, per il piacere del mercante di cannoni di turno, conquistando e perdendo 30 metri di trincea, giorno dopo giorno, loro, i nove ragazzi, decisero di essere altro. Si richiamarono agli ideali de coubertiniani delle prima olimpiade moderna e quindi l’ideale dello sport che fa cessare le guerre, che affratella i popoli, senza distinzioni di nazionalità, censo, religione, razza, e sesso, divenne il loro ideale. Per sopra mercato decisero di prendere i colori della stato estero che da sempre aveva ospitato le olimpiadi, ovvove! ovvove! ovvove! per ogni ultra nazionalista che si rispetti. Fu cosi che i colori del bianco e del celeste, i colori del cielo e degli uomini liberi diventarono i suoi colori.

Società di eguali perché l’ispiratore di quel progetto, Luigi Bigiarelli, di fatto il suo primo presidente, non si volle mai firmare come tale ritenendo la Società podistica Lazio una squadra di eguali. Questa è la più bella storia italiana di come sia nata una società sportiva, che a tutt’oggi, è la più grande polisportiva europea con 44 sezioni, ed è certamente una delle più belle storie al mondo. La Lazio si contrappose ad un progetto di parte del fascismo che la voleva fusa con altre due squadre romane, la Fortitudo e l’Alba, società oberate di debiti, di cui solo in parte la Società sportiva Lazio si voleva far carico. Solo dopo quel rifiuto i gerarchi che avevano portato avanti il progetto fusero la Fortitudo e l’Alba con il Roman del banchiere Sacerdoti che fornì la neonata società Roma di una dote di 500.000 lire; fu così che nacque un’altra società nazionalprovinciale, come definisco la gran pare delle società calcistiche italiane, le famose squadre della parrocchietta, il mi sun de Milan e son del Milan o il so’ de Roma e so’ da Roma.

Ma torniamo alla Lazio. Come tutte le storie belle c’è il desiderio negli umani, il ridicolo popolo che abita il pianeta terra di sporcare, travisare storie bellissime per sostituirle spesso con ignobili. Si ricorderà la storia di Cassandra, leggendaria figura di donna piena di coraggio e buonsenso,
che amava così tanto il suo popolo da decidere di non sopravvivergli. Certo non ci voleva Cassandra a dire che se tu “rompevi i coglioni” (licenza poetica) a un re greco rubannoje la moje cercavi rogna e se rompevi le mura e le porte della tua città pe’ facce entrà un cavallo greco senza controllà gnente te la stavi a cercà. Bene molti umani, lettori dell’Iliade, la stragrande maggioranza (lei è tra questi?) hanno definito Cassandra profetessa di sventura dimostrando così l'inutilità delle loro letture. Non era Cassandra a portare sfiga ma loro, i lettori dell’Illiade, non capendo nulla, ad essere più coglioni dei Troiani, che per lo meno tali erano solo per volontà degli dei.

Fai a qualcuno una cattiveria e te ne sarà riconoscente per la vita, ma porgi l’altra guancia e ti metterano su di una croce. Poi, dopo averti ucciso formeranno eserciti in tuo nome e andranno per il mondo ad uccidere chi non si convertirà in nome tuo. Bel modo di travisare vero?

Si ricorderà certo di Ben, di Adolf, di Joseph, di Pol Pot, hanno portato alla rovina i paesi da loro guidati e c’è ancora chi li rimpiange, ma è quasi difficile incontrare qualcuno che sia grato ad Alcide De Gasperi, l’uomo che ricostruì l’Italia.

Io senza bandiere sono un laziale, non un tifoso di una squadra di calcio, perché il laziale, per essere tale, deve richiamarsi agli ideali di cui le accennavo prima e so che ci sono sedicenti tifosi della Lazio
che ignorando come è nata, la caricano di orride storie che non c’entrano nulla. Lo sport molto in voga in quasi tutte le curve italiane dove ci sono infiltrazioni di destra, è prendersela con gli ebrei in generale, perché questi signori, come tutti mi sembra, chi più chi meno, si sentono in vena di dire sciocchezze che sono poi anche antistoriche. Qualcuno gli dovrebbe pur dire, prima o poi, che gli ebrei sono stati il gruppo sociale/religioso che ha dato percentualmente un contributo numerico al nascente partito fascista come nessun altro gruppo mai. Questo succede quando non si comprende la storia. Che sia un laziale a dirlo non è casuale.

Sempre per restare in tema di travisazione la Lazio, la società dei violenti (vero?) è una delle poche squadre ad aver avuto un proprio tifoso ucciso sugli spalti, vittima dei “pacifici” tifosi avversari, che di razzi per offendere quel giorno ne tirarono due. Ovviamente sempre i “pacifici” tifosi della squadra avversaria per decenni scrissero sui muri inneggiando a quell’assassinio. Sono gli stessi “pacifici” che pochi anni fa si organizzarono in un centinaio per andare a spezzare solo qualche osso ai “violenti” tifosi avversari con famiglie al seguito (deve essere un’arma impropria segreta dei laziali) nel silenzio clamoroso, clamoroso, ripeto clamoroso, di tutta la stampa romana e senza che la polizia riuscisse a prevenire, fermare, arrestare chicchessia. Ovviamente mi assumo la responsabilità di quanto scrivo, avrò pure il nick name ma dietro c’è il mio nome.

Che il popolo laziale, che i laziali, eccetto qualcuno che non ha ben compreso cosa significhi essere laziale, siano un popolo pacifico dedito ad attività sportive è dato non solo dal fatto che come le dicevo abbiamo 44 sezioni sportive ma proprio perché richiamandoci a quegli ideali una partita di rugby, di pallanuoto o di calcio per noi è solo una partita, in cui si dovrà rispettare l’avversario che ti rispetta e magari rispondere per le rime a chi è antisportivo, ma non sarà mai la partita della vita come per altri, perché il laziale tra l'avere e l'essere ha scelto dalla sua nascita l'essere.

Forse lei in Svizzera non ha ben presente la situazione romana ma noi, i "violenti", abbiamo un presidente che siamo in molti a non amare eppure nessun “laziale violento e fascista" ha fatto un gesto di protesta men
che corretto. Se fosse capitato ad altri non sarebbe andata così liscia. Quindi il prendere come esempio i “violenti e fascisti" tifosi laziali non glielo permetto. Solo domenica o sabato passato mi sono dovuto sorbire un forza Roma da un certo ultranovantenne che nel corso della
sua vita ha visto non il calcio, ma tutto lo sport con una certa puzza al naso e stavolta Eugenio sbaglia tutto pure sul calcio (i maligni direbbero come sempre).

Ovviamente lei mi dirà che ho, come molti sciocchi, visto solo il dito e non la luna che il suo dito indicava. Vede quando tra voi umani si travisano le cose, e non mi riferisco solo alla Lazio, anche il dito che indica ha una sua importanza. La prossima volta, prima di fare esempi poco calzanti si informi, magari rilegga l’Iliade alla luce di quanto le ho detto. Buona giornata. 

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