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13 maggio 2013

(21) I LAZIALI, LE FILE E IL MERCANTE DI VENEZIA. COME TRASFORMARE UNA BUONA IDEA IN UNA PESSIMA COSA.

(21)

10/05/13



    La priority pass ideata dalla Lazio per la finale di coppa Italia del 26 maggio è la plateale dimostrazione di come una buona idea possa trasformarsi in qualcosa di deleterio.

    Decidere di dare una priorità nell’acquisto del biglietto a chi acquista una priority pass è una buona idea di marketing. Tu compri nei miei negozi Lazio style gadget per almeno trenta euro e io ti do la priorità per l’acquisto di un biglietto per la finale. Qualcuno, per miopia o pura cattiveria l’ha fatta diventare elemento di divisione tra tifosi e tra tifosi e società.

     Personalmente io non ho nulla contro i tifosi occasionali che vengono allo stadio solo in certe occasioni, ma se qualcuno li vuole mettere allo stesso piano di coloro che hanno un abbonamento è chiaro che si creano dissapori tra le due categorie di tifosi. Colui che fa l’abbonamento, che va allo stadio sempre, con il caldo, con il freddo, di giorno e di notte, dovrebbe essere rispettato dalla società, visto che è soprattutto questi tipologia di tifosi a farla ricca. Prenderli a sportellate, offenderli è incomprensibile da parte di chi dovrebbe al contrario premiare la fidelizzazione. 

      Sarebbe bastato dire che gli abbonati avevano due giorni in più per esercitare il diritto di prelazione in esclusiva, per evitare file, disagi e forti  malumori. Al contrario si è pensato bene di allarmare gli abbonati della curva nord, anche grazie alla forte differenza di prezzo con i distinti, e far balenare loro li timore di non riuscire a prendere il biglietto per la loro amata curva. Perché l’attuale dirigenza della Lazio si contrappone ai suoi tifosi? Perché radio che dovrebbero criticare questi comportamenti al contrario li giustificano? La Lazio non ha bisogno di mercanti di Venezia ma di dirigenti che rispettino chi la ama.

                                                                     Decimo

    

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