Qualcuno pensa di tifare per una società qualsiasi che non sopporta tensioni, battaglie decisive? Siamo in una città dove la storia degli Orazi e dei Curiazi ormai avremmo dovuta capirla da tempo. Ne è bastato uno per farne fuori tre. Partita secca. E invece vedo ancora conduttori paurosi che proponevano di far giocare con il Bologna la primavera per evitare di incontrarli in finale. Evidentemente gli stessi che 10 anni fa non hanno riempito la Tevere, troppo forte erano le emozioni.
Comunque vada, e ammesso e non concesso che si arrivi in finale con i desdaggini del Desdaggio Village of Burins, noi abbiamo già vinto a prescindere perché siamo la Polisportiva Lazio, la più grande e vincente d'Europa, con ori olimpici, mondiali, europei ed italiani. Perché ricalcando le orme della nostra antica città abbiamo conquistato nello sport quello che Roma antica conquistò con la daga, con la cittadinanza agli italici, con la pax romana.
A differenza degli scappati di casa che popolarono il neo quartiere di Roma costruito per romei del centro Italia e ciociari, che non ebbero vergogna a spacciarsi da subito come anima popolare di Roma, noi non volemmo mai portare il nome di Roma nelle arene pallonare, memori che Roma antica nelle arene ci mandava gli schiavi, mai il suo nome. E non potevano che essere estranei alla cultura romana, la plebe, i nobili pariolini e la nobiltà papalina, i ricchi scozzesi e svizzeri, i gerarchi romei di ogni dove, a pensare di scimmiottare Roma antica riproponendo più che le gesta che la fecero grande quel panem et circenses gladiatorio che contribuì alla sua decadenza.
FORZA LAZIO SEMPRE
DECIMO
Nessun commento:
Posta un commento