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11 febbraio 2020

LAZIO A UN PUNTO DA INTER E JUVE? E ALLORA?


E ‘sti captzi, vor dì che pe’ ora siamo in Champions League. Se cambia qualcosa lassù sarò il primo a ricordarlo, a tutti, compresi i fusajari che la Lazio la davano a 100, ma tropp’acqua deve ancora score sotto i ponti. Dovremmo fare di ogni partita una finale, poi a aprile-maggio se faranno i conti. Calma e gesso quindi. E soprattutto mirano bene, basta pali, porca pupazza, eddaje...


Detto questo come non vedere il grandioso progetto dei romei che con l’ameriCani so’ riusciti a riportà all’attenzione di tutti la storia der granne Real Corropoli 1927,  che poi ai tempi dei tempi fu l’unico modo per 15 paippe ar sugo de’ sfuggi al predominio "daaa Laaazzie” nell’anni precedenti, visti i 95 derby ufficiali persi contro i 19 vinti nell’anni der “comincio” calcistico, per loro miracolosamente desaparecido, fino a che è tornato l'arotino a ripresentaje er conto...


Ora guardate lo stile di quest’oggetto misterioso, scartiamolo insieme, vediamo la purezza delle linee, certo i colori, i bellissimi colori con cui è rappresentato, quel bianco, a tratti smagliante a tratti ombrato,  e con quel filo di blu indaco, elegantissimo. Certo avrebbero dovuto vestirlo dei loro colori sociali, il rosso vergogna e il giallo itterizia, ma lo faranno, fidateve…

                                                                                                                        

Finalmente hanno rimesso.......



IL PITALE AL CENTRO DEL VILLAGGIO







Ve vojo bene cugggì.     Decimo


PS. Ve vojo parlà de San Pazzini da Pescia, quello che li scudetti toglie e li scudetti dà. Ve vojo ariccontà ‘na storia. Si la storia di quel 25 aprile 2010. Eravamo a Castel Romano. Ar gol de Totti semo entrati in un tunnel, che v’o dico a fa. Andando verso Passoscuro solo musica classica, peggio requiem, o Norma è fuggita e io moro disperato. Poi arivati, nun so come o per cosa ma me so’ aritrovato dentro a Nadia e Nuccio, ‘na pizza a tajo locale, e da chi sa che cazzo de radio sento uno speaker sconsolato dire sempre più debole e disperato “non è possibile, non è possibile, non è possibile...” , nun l’ho fatto nimmanco finì so’ sortito de scatto de fora a chiamà mi fijo, a Valè, a Valè questi hanno… Je dovessi accenne un seconno cero a San Pazzini che toglie e a San Pazzini che dà. Un cero de maggio dopo quello acceso il 25 aprile?… Boh. Intanto m’arigodo la giornata:


Decimo

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