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15 febbraio 2013

(13) IL TIFO A ROMA. QUANDO GLI ESTREMI NON SOLO SI TOCCANO MA SONO LA STESSA COSA.

 (13)
  15/02/13 




    Uno fa un post su squallido episodio di razzismo poi passa qualche mese e oltre ad alcuni tifosi romanisti per il raid razzista contro la birreria piena di tifosi del Tottenham, vengono arrestati anche tre sedicenti tifosi della Lazio. Cosa può unire questi signori che nei dopo derby cercano di prendersi a coltellate (su questo bisogna dire che i giallorossi sono avanti anni luce, hanno un’esperienza internazionale, 18 tifosi accoltellati in una sola partita), o anche solo a sprangate e similia, è estremamente facile da spiegare. Li unisce la fede politica, nelle loro teste ben prioritaria, rispetto al resto. Certo dovrebbero spiegare poi come si fa a sprangare, ferire o peggio, coloro che la pensano come te ma tifano per un’altra squadra. Ma bisogna riconoscere che in questo gli ultras della Roma hanno una loro coerenza. Il regime, a lor sì caro, pensò giusto fondare in ogni città una squadra che ne portasse il nome, la famosa squadra della parrocchietta, che fosse una ridicola versione del nazionalismo, per dividere, contrapporre, nel provincialismo più bieco le masse informi dei tifosi di calcio. In loro c’è una certa coerenza. Loro sono i nipoti del regime di “faccetta nera” e quelle cose continuano a fare e ad auspicare, ma gli altri, i tifosi della Lazio, che centrano con il razzismo, visto la storia stupenda che ha visto nascere quella squadra (chiamarla la loro squadra non credo sia proprio giusto), ripeto che centrano con il razzismo? Segue il vecchio post…..


26 novembre 2012
UN  GEMELLAGGIO OSCENO CHE NON DOVREBBE ESISTERE.
Nel corso di 24 ore a Roma, tra la notte di mercoledì e la sera di giovedì c’è stato un evidente, osceno gemellaggio, tra due tifoserie che dovrebbero essere antagoniste. Il tutto in due episodi separati ma accomunati da un ridicolo, mostruoso odio, nei confronti di una squadra inglese, e dei suoi tifosi, il Tottenham, che rappresenta un quartiere di Londra in cui il 5% della popolazione è di religione ebraica. I suoi tifosi sono noti per la loro correttezza e per avere in pratica adottato le idee, la religione, di quel 5% minoritario. È una storia del calcio, che per certi versi può essere anche una bella storia, ma a Roma c’è chi la pensa diversamente. Un raid squadristico, con due tifosi della Roma successivamente arrestati, assalta un pub dove stavano tranquillamente bevendo una birra una decina di questi tifosi inglesi, riducendo in fin di vita un ragazzo e il giorno dopo centinaia di tifosi delle Lazio fanno cori contro il Tottenham del tipo: “Juden Tottenham”. Ma mentre per una squadra nata per volontà del regime fascista, l’essere razzista e odiare gli ebrei, a prescindere, può essere la logica continuazione di quella triste tradizione, cosa centra quanto accaduto con una squadra che si richiama agli ideali olimpici decoubertiniani della prima olimpiade moderna?.....
    Mi sia consentita una provocazione. Ma che ci facevano 200 tifosi della Roma nella curva della Lazio a scandire inni razzisti proprio nel cuore del tifo di quella grande società che dalla sua nascita si ispira agli ideali di fratellanza universale, e quindi sovranazionale e antirazziale, propri della prima olimpiade moderna, a cui dalla nascita fa riferimento? Qualcuno sa rispondermi di come sia potuto accadere che nella curva che ha i colori del cielo e degli uomini liberi, siano potuti entrare certi personaggi?
                                                               Decimo

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