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13 febbraio 2013

(12) LOTITO, TRA ‘A MATEMATICA E ER LATINO

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 (12)
  13/02/13   

 Ogni anno a gennaio la stessa cosa. La Lazio si trova a lottare  per le prime posizioni in classica, ha la possibilità di andare in Champion league e puntualmente riesce a mancare l’appuntamento per un nulla, non comprando nessuno, da ben tre anni.
     Giornalisti a cui forse difetta l’intelletto, non voglio minimamente pensare che sia altro a muoverli, continuano ad insistere che la Lazio non ha i soldi per comprare giocatori e puntualmente sono pronti ad esaltare la gestione di Lotito, ma le cose non stanno così…..







LOTITO, TRA ‘A MATEMATICA E ER LATINO

Er piccolo Lotito ‘gni vorta che a scola c’era de matematica ‘na lezione
era p’er papà suo ‘na gran disperazione
Stava male, a vedello impiccasse, già da quanno annava all’elementari,
pe’ nun capì nimmanco ‘a differenza tra i numeri dispari e quelli pari,
figuramose poi quanno, co’ funzioni più complesse,
faceva a ‘e medie certe figure lesse lesse.

Ma a sentillo parlà, da come ‘mbriacava tutti,
er padre aveva compreso che er futuro der fijo n’era certo nei numeretti,
ma a mischià l’idee a chi lo stava a sentì
parlandoje in latrinese  tutto er santo dì.

Sapenno che Claudiuccio voleva annà all’università
tosto j’empose ‘na sola facoltà.
“Fijo tu co’ ‘i numeri ce litighi da anni
e invece co’ e chiacchiere metti l’artri nell’affanni,
per questo caro mio ciò sai già,
solo er latino tu te poi ‘mparà”.

Passeno l’anni e divenuto “er grande affabulatore”
quarcuno j’ammolla ‘na squadra de carcio pe’ erore,
perché li non basteno solo ‘e parole e l’ammischiabilità
ma tante, troppe, nozioni de contabilità.

E cosi mentre lui perde tempo a parlà strano l’artri, zitti zitti,
je rubeno da anni de ‘a Champion  i diritti.
Pe’ lui se non è sor Paola lo sponsor nun vale un cazzo 
E l’artri ar contrario ce s’aricchischeno e ‘o guardano da pazzo.

Pe’ Claudio dà du baiocchi in più a un giocatore è ‘na gran jattura
e così de quello artre squadre se godeno aggratise a bravura,
facenno perde sordi a vagonate
a le casse da Lazio, da ‘sta strana gestione impoverite.
 
Caro Claudio, tra tanta gente che fa finta de statte a sentì,
e poi alle spalle te sparla dietro tutto er dì,
accetta ‘sto consijo, senza seconni fini,
e accattate ‘na carcolatrice pe’ fa du’ conticini,
che a Lazio, anche se a te sembra strano,
è ‘n granne affare anche senza costruì su nissun tereno.

                             Decimo



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