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10 gennaio 2013

(11) AHO'! E' TORNATO SERSE!

(11)
12/11/2012


Quanno l'ho sentito parlà de quarantamila  contro cinquecento
ho arzato l'occhi ar cielo, felice come 'na pasqua, da com'ero contento.
Era un piacere sentì ciarlà er boemo zdenecco
come l'antenato suo, er grande mammalucco,
nipote a sua vorta, e nun è certo strano,
de quer ribardo infame che fu Serse er persiano.

Allora, de fronte a n'esercito de vijacchi prepotenti c'oscurava er sole,
co 'e bìghe, l'archi, 'e frecce e co' l'artre cazzarole
trecento eroi spartani co' 'e spade nude e puro co' 'e mani
sdraiarono da soli 'n par de ventimila persiani.

Ora, pensanno che 'a  storia s'aripropone sempre a 'o stesso modo,
ar furbo zdenecco je pareva che tutto facesse brodo.
Che se sarebbe vinto facile facile, e a tutto campo,
“noi in quarantamila e loro solo in 500, e senza vie de scampo”.

L'altri, l'isolati, co' l'aiuto del li dei zuzzerelloni
cor solo obbiettivo de vennicà i trecento spartani,
j'hanno allagato er campo de battaja,
n'attimo dopo avè lasciato la tessaja.

E anche stavorta, caro Zeman detto  “ er mammalucco”,
la storia t'aricconta senza infamia  e senza trucco,
de come,  nell' olimpico allagato, co' st'invenzione der piede pinnato,
500 laziali  er granne esercito de li romeo persiani hanno affogato.

                                                    Decimo

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