Poteva essere il più grande e fortunato presidente della Lazio di tutti i tempi e invece ha voluto fare tutto il contrario di quello che l'avrebbe fatto amare dai laziali. "Fortunato", o solo al posto giusto nel momento giusto nel comprare la Lazio a due spicci, ma ancor di più fortunato nel ritrovarsi nel solito posto giusto, visto che dal 1927, nessun presidente prima di lui, a principiare da quelli sotto il fascismo, furono capaci di reclamare la finale negata, per subalternità o mera vigliaccheria al regime, per arrivare "calla calla" all’ex aequo che Mignogna rivendica dal 2015.
Con una fava poteva catturare tre piccioni e invece si è rifiutato di farlo. Mettersi a capo di tutti i laziali nel rivendicare giustizia per una frode sportiva subita. Screditare i gerarchi fascisti filo romei ai vertici del calcio che permisero che tutto questo accadesse. Analizzare il perché dell’odio del regime nei confronti della Lazio al tempo e, terzo piccione, mettere in serio imbarazzo Gravina oggi, visto che essendo presidente della FIGC dal 2018 ha avuto sette anni per sanare l’illecito sportivo e non lo ha fatto, a mio parere con danno di immagine per il suo ruolo istituzionale.
E che si tratti di cosa grave e nemmeno reato prescrivibile ce lo dicono Tavecchio e lo stesso Gravina. La prima commissione di saggi che concordava con l’assegnare lo scudetto ex aequo alla Lazio, ma implicitamente anche la commissione istituita da Gravina che di fatto ne ha confermato la non prescrivibilità. Anche se poi nessuno si è degnato di dirci a quale conclusioni era arrivata, forse perché identiche a quella della commissione Tavecchio, o cosa?
Lotito “furrrbo” di tre cotte ha detto che non aveva preso a cuore la cosa per evitare il conflitto di interessi ricoprendo all’epoca incarichi federali? Quindi ricapitolando, quando per un motivo di giustizia sportiva puoi richiedere tranquillamente per la “tua” Lazio ciò che gli è stato scippato negandogli la finale nella quale era l’unica finalista certa questo è conflitto di interessi?
Mentre vendere servizi alla Lazio grazie a tue società, fissando te il prezzo, o far comprare alla Lazio che possiedi non al 100% giocatori della Salernitana che al contrario, con tuo cognato possiedi al 100%, non è potenziale conflitto d’interessi? Resta che senza più incarichi federali le giuste rivendicazioni dei laziali sono comunque morte e sepolte comunque pur con il potenziale conflitto di interessi sparito? Di difendere la Lazio al "nostro" frega nulla...
Per la cronaca, con tutte le fregnacce raccontate dai romei a loro vanto e contro i laziali e che poco per volta emergono clamorosamente non ce ne sarebbe stato per nessuno ma la comunicazione laziale se non fa favori ai romei si sente male e non è solo un problema der sor Lotito, ma è cosa vergognosa e annosa di moltissimi.
Altro episodio che evidenzia clamorosamente quanto i laziali non sia amati in questa società di amici del giaguaro romeo. Dopo il derby del 16 ottobre 2011, quello del gol di Klose al 93°, n centinaio di romei violenti armati di tutto punto aggrediscono famiglie di laziali a piazza di ponte Milvio. Alla radio, il giorno dopo, sento gente che parla di referti medici, di braccia spezzate. Questo con nessuna giornale romano che ne parla.
Migliaia furono le telefonate alle radio laziali, di sicuro alla stessa società, di laziali doppiamente indignati da tutto ciò, e la società preferì il silenzio?
Qui un post su quante accadde su Società Podistica Lazio blog spot del 2013. Nel 2011 il blog non esisteva e nel 2012 avevo scritto solo una volta…
CONTINUA...
Decimo
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