No, vorrei capire, io conoscevo un detto, "SQUADRA CHE VINCE NON SI TOCCA", e invece l'abbiamo toccata? Siamo riusciti a farci del male come nemmeno il corriere di Trigoria sperava?
Si quel giornalino per bambini RR (rugantini e romei) viziati e problematici, che amano a tal punto la ss Sportiva Lazio Calcio, e lo sportività in generale, che il giorno in cui gioca la Champions la Lazio, dalle 12,25 per decine di minuti amano far leggere questi articoli in ordine cronologico sul loro serissimo giornalino prima che ne appaia uno sulla Lazio. L'elenco, ridicolo: Bonucci, Paoloni, Vinicius, Napoli, Romea, Tonali scommesse, Napoli, Belen, Piqué, Milan, Isabel Goulart, Totti, Sinner, Canalis, calcio TV, Dybala, Marta Garcia, Roma Slavia, Barcellona, Manchester city, Milan, Chiara Nasti, Paola Ferrari, Sophie Codegoni, Onana e poi finalmente, al 26° posto, un articolo su Sarri?
Ma torniamo alla partita, non sapete quanto me rode, o meglio lo sapete perché molti di noi ci avevano creduto. Non ad una vittoria facile ma a una partita in cui ai barbari cornuti gli davi almeno filo da torcere e invece. E qui le responsabilità sono in gran parte di una sola persona. Non ci possiamo nascondere dietro gli acquisti tardivi di Lotito, sono passati mesi, di cosa parliamo? Hanno avuto tutto il tempo d integrarsi. Basta...
La squadra c'è e non è neanche malaccio, ma se vengono scelti quelli meno in forma e lasciati in panchina altri... Sicuro che il disastroso Casale che passa la palla agli avversari fosse meglio di Patrick? Che il nostro amato Ciro fosse meglio dal primo tempo di Castellanos? E Guendouzi solo dal secondo tempo? So che poi c'è stato il rimpianto di non aver fatto giocare Kamada. E chi lo doveva mettere in campo, io, voi, chi? Se abbiamo uno schema di gioco irriformabile, buono per tutte le stagioni, se il fondamentalismo non ci permette di variare pur in presenza di condizioni variate, continueremmo a alternare ottime partite a ennesime figure di emme con passaggi all'indietro invece che in avanti, per poi lamentarci di avere un attacco sterile in alcune situazioni.
In alcune partite siamo il sogno di ogni difesa avversaria che sappia attaccarci nella profondità. Gli permettiamo di poter ritornare a difendere la propria area anche in 10 all'occorrenza, perché sa che i suoi avversari se non passano prima due, tre volte la palla al portiere o a qualsiasi difensore, ritardando qualsiasi attacco, si sentono di non aver fatto la cosa giusta. Poi con una difesa avversaria a 11, ritornata saracinesca, la presunzione di segnare gol giocando in pochi metri di spazio libero, il solo che i difensori, portiere compreso, ti concedono.
Altre volte invece ne siamo il terrore. Preferisco finirla qui. Ma non è possibile ogni volta le stesse partite o tutto alla grande o figure peregrine che nemmeno ai primi giorni di scuola calcio si dovrebbero fare. Torneremmo in 10 tutti dietro la palla, non giocavamo così al calcio da bambini?
FORZA LAZIO, SEMPRE
Decimo
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