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15 gennaio 2021

PER NOI E’ SOLO UN DERBY, PE’ LI SCAPPATI DA CORROPOLI ​ E’ UN 25% DE QUATTRO COSE

Dal primo derby che non conta nemmeno più, un 3​ 0 con la Virtus, ai veri derby ufficiali di Roma, con le 15 pippe ar sugo che co’ la Lazio scajarono nun c’è male. Talmente tanto che p’annisconne le vergogne ner 1927 cambiarono nome e connotati, e commisero quello che fu per fortuna un errore, a nostro modo di vedere, mortale. S’accoppiarono co’ ‘i scappati da Corropoli (1° 25%), co’ ‘i romei in senso lato (2° 25%), co’ la gente der Lazio (3° 25%) che loro stessi chiameno burini e che in gran parte tifava e tifa pe’ loro, co’ tutti que’ Romea club che c’hanno ner Lazio. Significativi ​ so’ i casi​ der famoso Nino da Castro de Volsci e dell’ancor più famoso Albertone, figlio di un professore de musica de Valmontone e di una signora, ebbene si, de Sgurgola “frosolana”.


Albertone che tradendo le origini “soje” soleva chiamare burini i laziali, lui con quei natali. Nun ce se crede. ​ Romei documentateve… https://www.youtube.com/watch?v=Hc7h-hff2No

L'urtimo 25%​ è quella romano, ‘gnorante e Tarpejo, un po' plebe, un po’ liberto, un po’ mezzo schiavo, perché solo degli ignoranti e/o dei traditori di Roma potevano mandare il suo sacro nome nelle arene dove Roma mandava solo gli schiavi, p'esse presa p'er culo da quelli che Roma quann'era Roma aveva sconfitto co' la daga. E invece i corropolesi co' tutti i 25% hanno fatto ‘sto bell’acchitto a Roma nostra. Certo la Lazio nacque da nove ragazzi, tutti di Roma, ma alcuni nati qui poco più che casualmente, poi ha avuto tra le sue file tifosi, dirigenti, nati fuori Roma ma è giusto così.

L’unica squadra internazionale di Roma fin dalle origini non poteva che avere tifosi di ogni dove, malgrado la sua storia sia stata messa in mano a spesso degli incapaci in comunicazione. Poi, nimmanco a fallo apposta quella loro scelta di fondare a Roma una società co’ ‘na ​ visione internazionale le fece ripercorrere le orme della Roma dell'Impero Romano. Quella conquistò il mondo allora conosciuto, la sua Lazio 2000 anni dopo, col simbolo di allora, l’aquila, ha conquistato l'Europa sportiva, diventando armeno armeno la più grande e premiata polisportiva europea, ridando lustro almeno nello sport alla nostra cottà.

La storia? Medicina amara per i romei...

Decimo

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