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13 novembre 2014

(38) STADIO AUMMA AUMMA E STADIO PUSSA VIA!

(38)
13/11/14



Questa è una storia di figli e di figliastri e di come la vede un laziale. Che ci sia un progetto grande Roma, che sia fatto anche di episodi clamorosi che vedono in prima fila la stampa romana,  è sotto gli occhi di chi vuol vedere e io ne ho scritto in diversi post su questo sito. La volontà di dare ad una squadra di ex pecorai, con il loro degno simbolo, il lupetto marsicano, l’emblema del comune di Roma, in cui ci sono raffigurati i due più famosi laziali della leggenda di come sia nata Roma, e la stessa lupa che li salvò, è un ignominia che ha molti padri e molti complici interessati o meno (o solamente sciocchi) che non hanno compreso. Qualche conduttore laziale, ma anche qualche suo presidente hanno capito bene cosa è accaduto grazie al loro non comprendere? Resta che li è nato il progetto della grande Roma, rappresentata dalla sua città e dalla squadra che ne porta il nome. A cascata è seguito tutto il resto.

 Quando la ss Lazio era la “squadra più forte del mondo” (così ci definì sir Alex Ferguson nel vomitevole silenzio di tutta la stampa romana) il suo presidente chiese di poter fare lo stadio alla Bufalotta. Allora la Romea non aveva disponibilità economiche per poterlo fare e il progetto della Lazio fu rifiutato tra mille pretesti. Quello che fatto dalla Lazio sarebbe stato speculazione fu fatto da altri sotto silenzio neanche tanto tempo dopo.

Passa qualche anno e diventa presidente della Lazio Lotito, Sempre in questo blog ho scritto, con tutto l’amore e l’odio possibile, di questo discutibilissimo presidente ma sul suo pallino fisso di far costruire lo stadio della Lazio sui terreni alluvionali posseduti dalla sua famiglia di acquisizione, i Mezzaroma, devo scrivere qualcosa di nuovo.

Sono laziale, e quindi obbligato a non essere tifoso sfegatato di ogni impresentabile progetto, e i progetti di Romea e Lazio di costruire con la scusa dello stadio interi quartieri non li ritengo assolutamente giusti. Roma sembra abbia oltre 100 mila appartamenti sfitti circa e non c’è bisogno di altro cemento. Ma a parte questo come non vedere il diverso trattamento delle autorità romane nei confronti delle due squadre? Non mi sembra che non ci siano problemi con il Tevere sui terreni che la Roma ha scelto per costruire lo stadio, mentre ce ne sono stati tantissimi per non costruire lo stadio della Lazio sui terreni della Tiberina che saranno pure alluvionali ma in un pianeta in cui gli umani riescono a strappare terre al mare, come in Olanda, o terre al Tevere come nell’area di Tor di valle, visto che il Tevere è a circa 50 metri, 
 


 


 li non si riescono ad escogitare opere idrauliche altrettanto valide? Resta il fatto che questa attenzione verso tutto ciò che è Romea ha avuto la sua plastica raffigurazione nel sindaco Marino che è corso a New York per siglare l’accordo con la Romea per lo stadio e quartiere a seguito.

 
Ovviamente Lotito ha già detto che aspetterà l’evolversi della situazione  per rivendicare gli stessi diritti della Romea. Che poi stessi non saranno mai visto che alla sua società lo stadio, e il quartiere speculativo al seguito, è stato negato da anni.

 

                                                                        Decimo

 

 

 

 

 

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