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22 novembre 2013

(53) I NIPOTINI DE ICARO SO’ ARIVATI AR SOLE

(53)
21/11/2013
 

 

     Questa vuol essere una poesia propiziatoria. Purtroppo loro sono una buona squadra, per ora almeno, magari con una buona dose di fortuna, ma certo subire un solo gol in 10 giornate non può essere solo frutto del caso. Eppure qualcosa mi dice, forse la disperazione? che la situazione sta cambiando. Prima di maggio, e anche dopo il 26 maggio c’era chi di pallone non voleva parlare più, tagliava fettine d’abbacchio o de manzo, null’artro  e tu da laziale vero, zitto a nun dije gnente. Poi dopo i primi boni risurtati de a Romea era lui a chiamatte, co’ ‘a faccia gemellata cor lato B,  a domandatte: “Aho! Nun parli più”. A me che ero stato zitto, zitto, quanno camminavamo du’ metri da tera. Fino a che, prima de a’ partita cor Torino, è sbottato, rompenno tutti i freni inibitori con un: “ A noi stavorta nun ce ferma più nisuno, semo troppo forti…..”. E li ho capito, mejo spero d’avè capito, che forse s’era parecchio allargato. E la poesia su Icaro che me frullava in testa è diventata realtà e oggi la pubblico. Che ve devo da dì, speramo bene. Decimo.
 

 

I NIPOTINI DE ICARO SO’ ARIVATI AR SOLE

 

Questa è n’ na poesia che francamente

nun avrei voluto scrive manco pe’ gnente.

Vedelli core forte fin lassù

m’ha scombussolato troppo, forse de più.

 

Ma a fine c’hanno fatto er 26, pe’ noi gnente male,

me fa tornà er sorriso come se fosse sempre carnevale,

perché loro, pensanno de ave’ capito d’Icaro ‘a lezione,

avevano in odio cera e penne der grannne  e antico aquilone.

 

Mo’ volenno arrivà tanto lontano, dopo ‘a scoppola de maggio,

s’ereno riuniti tutt’assieme, con granne coraggio,

pe’ affidasse in gran segreto e senza  voto palese,

ar razzo tecnologico der sor Garcia, detto er francese.

 

Ma usà la tecnologia co’ santa pazienza

nun è cosa da romatriste senza intelligenza,

e cosi caricando  er razzo troppo a pallettoni

hanno c’entrato ‘n pieno er sole, ‘sti granni fresconi.

 

Potrei finilla qui senza fa er coro

ma nun capirebbero molti giornalisti amici loro.

In finale dopo ave’, cor derby de maggio, fatto  uff, uff,

Se so’ squajati ar sole facenno puff! puff!

E  mentre l’avo loro ner mare morì come l’affogati

Er sole, più focoso e ardente, l’ha tutti gratinati.
 

Speramo.

 

                         Decimo

 
 

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