Nell'augurare a tutti buon 26 maggio ricordiamoci come stavamo e come stavano i tanti provinciali romei di "So' de Como e so' der Como".
Detto questo qualcuno mi spieghi le dichiarazioni gravissime di Proto che è stato secondo portiere della Lazio. Quel suo eravamo a un passo dallo scudetto ma la società ha gestito malissimo il lockdown. Mentre le altre società hanno continuato ad allenarsi noi non potevamo farlo. RIPETO SENZA PANDEMIA LA LAZIO SAREBBE STATA CAMPIONE.
Aspetta aspetta, c'ha detto? MENTRE LE ALTRE SOCIETA' HANNO CONTINUATO AD ALLENARSI NOI NON POTEVAMO FARLO? E per quale motivo non ci siamo allenati, allenarsi era una "JATTURA", se rovinava l'erbetta o cosa? https://www.lalaziosiamonoi.it/news/lazio-l-ex-proto-ricorda-senza-il-covid-avremmo-vinto-il-titolo-e-su-milinkovic-205040
Tradotto, se fossero vere le gravissime parole di Proto stavamo ad un passo dal vincere lo scudetto ma fu la gestione societaria della cosa a farcelo perdere? Dovrebbe essere questione di discussione h24 o me sto a perde quarcosa?
Due paroline due sul grande inciucio che oggi col Torino e poi con la Fiorentina prevede da 0 a 2 punti da parte dell'Atalanta e quinto posto fisso a favore della Romea. Dovevamo starci noi tra le prime quattro ma gli orrori arbitrali hanno permesso tutto questo. Quando le quote crollano in questo modo sono gli interni al sistema che danno il via a quello che sarà probabilmente il risultato sul campo.
Occhio laziali che quelle partite saranno monitorate e al minimo sentore de puntate proibite ce rimanderanno in serie B con la solita sentenza ciclostilata che la Lazio non poteva non sapere. https://www.gazzettagranata.com/crolla-la-quota-del-torino-che-vince-sullatalanta-i-bookmakers-non-hanno-dubbi-su-come-finira
Me raccomando oggi tutti a festeggià il ventiquatrennale dell'ultimo scudetto voluto e conquistato sul campo, quando i campi per allenasse a detta de Proto restavano sempre aperti. Carini gli altri giocatori laziali che non hanno detto nulla, Me riccomanno festeggiate tutti compatti.
FORZA LAZIO, SEMPRE
DECIMO
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