All'età di 86 anni è morto Carletto Mazzone. Ex allenatore, romano e romanista, uomo soprattutto d'altri tempi di un calcio pulito, in cui l'onore valeva più di mille altre cose. Altri in quel Perugia Juventus avrebbero forse giocato un'altra partita, lui decise di essere Carletto Mazzone fino all'ultimo e un poco di quello scudetto da giudizio di Dio lo dobbiamo anche a lui. Grazie Carlé.
Lo ricordo "incazzato fracico" contro l'Atalanta, in una partita che resterà nei cuori di tutti gli sportivi. Gli gridavano romano di merda, figlio di puttana, lui che la mamma l'aveva persa giovanissima, di tutto di più, e la sua collera montava a dismisura il quel derby lombardo che certamente è stato il derby da lui più sentito. Perdeva tre a uno er sor Carletto e al secondo gol di Baggio la promessa: Dissi al mio vice Menichini: “Nun ce sto, nun ce vedo più, me stanno a fà impazzì de rabbia. Mo’ vado e li meno…”». Il piano di Mazzone era chiarissimo: «Andai dal quarto uomo e gli dissi: “Stamme bene a sentì, tu devi scrivere tutto sul tuo taccuino, perché mo t’avviso che sto fuori de testa. Se pareggiamo scrivi tutto“. Proprio in quel momento Baggio segnò il 2 a 3 e già lì fu difficile stà zitto. Mi rivolsi alla curva dell’Atalanta e mi scappò una frase: “E mò se famo il 3 a 3 vengo sotto lì da voi…’”». Uno spettacolo...
https://www.youtube.com/watch?v=io2g20rkkxE
Che la terra ti sia lieve Carlé, guerriero nella vita di tutti i giorni .
Decimo
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