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10 marzo 2015

(05) I RIBELLI E GLI EGUALI

(5)
20/02/2015

 


 

In un epoca brutta, che v’o dico a fa,

pe’ tutta quanta l’intera umanità,

nove regazzi notanno contro corente

diedero vita a ‘n sogno unico, splendente.

 

All’arba de ‘n secolo co’ ‘n nazionalismo demenziale,

che avrebbe fatto d’omini ‘na strage gnente male,

diedero vita a ‘n sogno de  sport che tutto affratella,

l’unica cosa che colora sta vita, c’a rende più bella.

 

E così ‘o  sport olimpico, universale, che ‘e guerre fa cessà

fu portato a Roma  da ‘na granne umanità,

e pe’ fa capi ch’er sogno era de granne portata

co’ i colori der cielo ‘a Lazio fu abbandierata.

 

Se potrebbe chiude qui co’ sto sogno controcorrente

de nove ragazzi de Roma c’hanno acceso la mente

ma quelli hanno fatto de tutto, mejo de più

se so sentiti eguali, se so dati der tu.

 

Concludendo, in un’epoca buia senza pari,

co’ tanti servi e  puro co’  tanti somari,

decisero d’esse ribelli, contro corente,

e d’esse puro eguali, uguali tra la gente.

 

                      Decimo

 

riproduzione vietata.

 

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